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Citazione da: gaiasso - Gennaio 16, 2018, 10:02:01 pmLa piaga dei cheater in Cina è particolarmente sentita. Il provider di servizi internet cinese Tencent ha aiutato la polizia locale ad arrestare 120 sviluppatori di cheat per PlayerUnknown’s Battlegrounds.Tencent è un partner di PUBG Corporation che realizzerà e distribuirà la versione cinese del gioco.Attualmente la metà degli account di PUBG sono cinesi e il problema dei cheater è molto forte. Ad oggi sono stati già bannati 1,5 milioni di giocatori, sugli attuali 27 milioni complessivi.Fonte: Bloomberg
La piaga dei cheater in Cina è particolarmente sentita. Il provider di servizi internet cinese Tencent ha aiutato la polizia locale ad arrestare 120 sviluppatori di cheat per PlayerUnknown’s Battlegrounds.Tencent è un partner di PUBG Corporation che realizzerà e distribuirà la versione cinese del gioco.Attualmente la metà degli account di PUBG sono cinesi e il problema dei cheater è molto forte. Ad oggi sono stati già bannati 1,5 milioni di giocatori, sugli attuali 27 milioni complessivi.Fonte: Bloomberg
2) i cheat esistono eccome, per fortuna i sistemi anti-cheat funzionano eliminando almeno due terzi del problema. Un cheat custom, fatto in casa è molto difficile da scoprire, non a caso le competizioni con premi in denaro avvengono in LAN sotto gli occhi di tutti ed a volte non basta ancora.3) un cheat hardware non può essere identificato, per capirci se io scrivo uno script no-recoil (e ribadisco non esiste uno script perfetto di questo tipo) e lo eseguo su di un pc che sta tra il mio mouse ed il pc da gioco, ovvero l'output del mio mouse viene rielaborato da un pc che poi lo invia al pc da gioco, ebbene evidentemente non può essere identificato.
Detto questo mettetevi l'anima in pace : cheat e trucchetti purtroppo esisteranno sempre e per ogni gioco; confidate però che la percentuale di cheaters è piccola, molto più piccola di quel che si pensa.
Il problema è che a quanto so non esistono anti-cheat analitici. Mi spiego meglio: i software anti-cheat monitorano generalmente lo stato del pc per evitare che altri software influiscano sul comportamento del giocatore con aiuti tipo auto-aim, oppure evidenziando avversari con colori vivaci, etc. Gli anti-cheat confrontano i software che girano contemporaneamente al gioco e li confrontano con db di cheat conosciuti. I più cazzuti analizzano parte di codice di software in esecuzione (un pò come fanno gli antivirus euristici). Il problema è che queste tecniche non funzionane sempre, perchè si basano appunto su analisi del software che può essere continuamente aggirata (ad esempio producendo continuamente cheat con tecniche differenti). I software anti-cheat dovrebbero implementare, oltre a queste tecniche, analisi comportamentali a posteriori delle azioni dei giocatori oppure addirittura analisi visuali automatiche: si analizza il comportamento e il risultato e li si raffronta a pattern di possibili cheat. La potenza di calcolo c'è, la tecnologia pure, la voglia delle software house di investire in questo senso però è parecchio bassa, anzi, a quanto ne so nulla.
fatto 2 partite, schiaffoni sonori tanto da non aver manco capito come sono morto